Mangiare sano è qualcosa che ormai sai che devi (e vuoi) fare, ma c’è sempre qualcosa che non quadra. O non è il momento, o inizio lunedì, o c’è giusto giusto la cena di Natale con gli amici dietro l’angolo.
Fai un po’ di spesa sana, ti prepari due o tre pasti impeccabili, ti senti onnipotente e sei sull’autostrada per la vita più salubre del mondo, ma poi arrivi tardi una sera e niente, la pizza surgelata ci mette meno del riso integrale. Non sto dicendo niente di nuovo, vero? Lo so, sono stata così anche io.
Mangiare sano ti sembra una lotta, una fatica, uno sforzo e una privazione. Eppure vorresti. Eppure non riesci. Eppure vorresti che bastasse un’insalata di farro una volta ogni tanto, invece no.
Cioè: il problema non è convincerti, è riuscirci! Non è che non vuoi, è che non riesci! Ci hai provato mille volte e hai smesso mille e una, ti manca una strategia. Perché succede questo?
Ecco qua i cinque principali motivi per cui non riesci a mangiare sano, anche se lo vuoi davvero.
Indice
1 – Lo vivi come una privazione
Mangiare in modo sano non ha niente a che vedere con il rinunciare a tutte le cose buone che ci sono al mondo, anzi. È più quello che si introduce che quello che si toglie! Certo, si ridimensiona la frequenza, ma non si elimina quasi niente.
Eppure, per qualche motivo, è opinione diffusa che quello che è buono non fa bene, e quello che fa bene è triste e non sa di niente. Una cosa sana e buona pare non essere possibile.
Ecco un segreto: non è vero. Puoi mangiare sano e continuare a mangiare le cose che ti piacciono. Non bisogna essere perfetti per essere sani e in forma. È moooolto difficile che si debba eliminare per sempre qualcosa. Io, poi, sono una grandissima sostenitrice delle eccezioni, mai e poi mai ti toglierei qualcosa che ti piace e ti soddisfa.
Certo, bisogna essere realisti: non si può pensare di avere energie a mille o perdere dieci chili mangiando cioccolata e patatine senza ritegno. Vorrei che fosse così, ma non lo è.
Quello che bisogna fare è, semplicemente, pensare prima di mangiare. Invece di cedere ad un automatismo, fermati a riflettere anche solo un secondo: è quando colleghi il cervello a quello che stai facendo e fai mente locale sul perché lo fai, che il senso di privazione se ne va.
Suggerimento:
Scrivi. Quando hai voglia di un dolce, scrivilo. Subito, appena ne hai voglia. Prendi un quaderno e dedica una pagina a scrivere tutto quello che vorresti mangiare, le cose più maialose che ti vengono in mente, fossero anche patatine intinte nella Nutella. Poi, una volta alla settimana, rileggi la lista. Scommettiamo che buona parte di quello che hai segnato, se tolto dal contesto, non ti fa più così gola?
2 – La sindrome del Da lunedì dieta
Ci siamo passati tutti e ci passiamo ciclicamente. Ogni primo dell’anno – e perché no, del mese – ogni lunedì, ogni giorno post festa, ogni martedì dopo pasquetta, ogni rientro dalle ferie è Il Momento.
Inizio lunedì è l’alibi perfetto per mangiare l’impossibile nel weekend precedente. Bruttissima notizia:
- Stai partendo dal presupposto che da lunedì non potrai mangiare più niente di quello che ti piace, eccoti di nuovo nel limbo della privazione: se così non fosse, non sentiresti l’esigenza di mangiare tutto il mangiabile nei giorni prima. Torna al primo punto e lavora su quello.
- Se l’intenzione è quella di privarti di tutto in un colpo solo (ma perché? perché???), il tuo cambiamento durerà pochi giorni. Se arrivi a giovedì è tanto. Quindi in pratica ti riempi di ghiottonerie per poi tornare dopo qualche giorno a ri-riempirti di ghiottonerie. Il senso? Non c’è.
- Il cambiamento non si fa in questo modo. Non è che fino a domenica mi nutro di schifezze (uso questo termine in senso affettuoso, io adoro le schifezze, come tutti) e da lunedì solo più tofu e germogli. È un processo graduale che richiedere tempo, non è realistico pensare che quel lunedì mattina ti alzerai con delle abitudini alimentari corrette così, per miracolo.
In questo episodio di Have a rice day! ti parlo dei vari approcci al cambio di alimentazione.
Suggerimento:
Non pensare a quando iniziare. Inizia subito. Adesso. Non rimandare. Fai un passo piccolissimo ma fallo subito. Non aprire il pacco di biscotti pensando che da lunedì inizierai. Non aprirlo e basta, fatti un tè, fai una passeggiata, distraiti.
3 – Pensi di stare mangiando già bene
Ormai tutti ti dicono cosa devi mangiare per stare bene. Peccato che sia una giungla di informazioni e, tra una papaya fermentata e una bacca di goji non si capisca più niente. Tanti a dire cosa si deve mangiare, pochi che diano indicazioni su cosa non mangiare.
È facile essere confusi: in più basta leggere “bio” su una confezione, magari sui toni del verde, che tutto sembra sano e salutare. Mi dispiace tanto, ma non è così. È solo quando inizi a cucinare per te, a scegliere ingredienti base, che ti renderai conto di cosa vuol dire mangiare in modo sano.
Suggerimento:
Scegli un regime alimentare che sia strutturato, come la macrobiotica. Non limitarti a togliere pane e pasta perché sembra che si debba fare così. Poi leggi questo post, ti può essere utile.
4 – Ti manca l’organizzazione
Per mangiare sano devi organizzarti. Punto.
Io stessa, se non mi organizzo bene, rischio di cadere nella trappola della pizza surgelata. In più è bruttissimo avere fame e non avere opzioni salutari sottomano.
L’unico modo per mangiare qualcosa di sano è prepararselo e averlo pronto per quando serve e questo vale sia quando sei a casa, sia quando sei fuori tutto il giorno: accorgerti che è l’una e che non hai niente di pronto per pranzo ma hai una fame pazzesca e nessuna voglia di aspettare quarantacinque minuti che il riso sia cotto, è un ottimo modo per mandare all’aria tutti i buoni propositi del mangiare sano.
Suggerimento:
Fai una lista della spesa e un planning dei tuoi pasti. Prenderti un po’ di tempo nel weekend o alla sera per organizzare e preparare qualche pasto ti sarà d’aiuto non solo per continuare sul cammino del mangiare sano ma anche per rafforzare il tuo senso di impegno e di dedizione alla causa.
5 – Contare sulla forza di volontà invece che sulla disciplina
La forza di volontà a volte è sopravvalutata. Viene sempre tirata in ballo quando si parla di cambiare abitudini alimentari, ma secondo me il vero cambiamento si fonda sulla disciplina e sulla costanza. Non puoi basare un cambiamento di questa portata sul fatto di doverti dire sempre di no. Pensaci: sarebbe una fatica immane! Altro che senso di privazione!
La chiave del mangiare sano nel lungo periodo è creare uno stile di vita che sia di supporto alle abitudini alimentari. Organizzazione, pianificazione dei pasti, disciplina.
La forza di volontà puoi usarla quando ti trovi in un contesto in cui non hai potere di controllo, per esempio il collega che porta i pasticcini al lavoro per festeggiare un compleanno, ma non come fondamento delle tue abitudini alimentari.
Suggerimento:
Se la disciplina non è il tuo forte, fai piccoli passi. Introduci un pezzo alla volta e quando ti senti sicuro procedi con il passo successivo. All’inizio può essere difficile, ma vedrai che è solo questione di tempo prima che il mangiare sano diventi parte integrante di te e della tua vita!
Conclusione
Insomma, se vuoi mangiare sano ma non ci riesci, può essere che tu cada in una delle 5 trappole qui sopra. Però non disperare, se individui qual è la ragione che ti blocca sei già a buon punto! Qual è il tuo punto debole?
Ti serve aiuto per impostare un percorso breve ma efficace?