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Come si impara a mangiare bene?
Ci sono vari approcci che possono essere usati quando si cambia alimentazione; li analizziamo uno per uno perché non è solo una questione di giusto o sbagliato, ma anche di come siamo fatti e di cosa è meglio per noi.
Iniziamo dai punti fermi: l’alimentazione sana non si improvvisa. Non si può cambiare dal giorno alla notte, non si può buttare via la dispensa e ricostruirla in n giro al supermercato, non si può sottoporre il corpo all’inutile stress del tutto-subito.
Perché no? Cos’avrà mai da ridire il mio corpo? Gli sto facendo un favore, no?
No. Il tuo corpo non è diverso dalla tua mente: i cambiamenti repentini non gli vanno a genio. Il corpo ha dei tempi di cambiamento che vanno rispettati, altrimenti te la fa pagare con le scariche di eliminazione: niente di preoccupante, è solo il suo modo per dirti se possibile di andarci piano, grazie.
Vediamo il primo approccio, quello classico.
Cambiare alimentazione: il “tutto subito”
Chiariamoci: nessuno meglio di me può capire la smania del cambio repentino. Io sono quella dall’entusiasmo facile che non ha voglia di perdere tempo, che quando mi dicono “questo ti fa bene” lo faccio a occhi chiusi aspettandomi risultati immediati.
In più, per questioni di coerenza ti informo che è il metodo che ho usato io, ma non vuol dire che sia quello giusto (anzi, sono convinta che non lo sia). Io ho fatto così perché ero sola. Non avevo una guida, qualcuno a cui rivolgermi, qualcuno che ci fosse passato prima di me. Non c’era questa sensibilizzazione sul tema e sembravano solo capricci. Avevo solo un libro e mi è bastato. Ma tu non farlo, fidati di me.
Come funziona il “tutto subito”
Il tutto-subito è il metodo che consiste nel fare piazza pulita di quello che fino a ieri hai mangiato e di cambiare di colpo tutte le tue abitudini alimentari.
Come ogni approccio anche questo ha dei pro e dei contro. Vediamoli.
PRO
- Da un punto di vista “fisico” il passaggio repentino a nuovi gusti farà sì che ti ci abituerai più in fretta e soffrirai per meno tempo delle crisi da voglia di dolce o di salato.
- Sentirai i benefici sul tuo corpo e saprai esattamente a cosa attribuirli. Questo è importante perché è un elemento che ti farà ricondurre ogni cambiamento che avvertirai al cambio di alimentazione: non avrai il dubbio che le energie ritrovate saranno un caso dovuto alla giornata di sole.
- Dal punto di vista mentale sarai in una situazione di assoluta chiarezza e definizione degli obiettivi. Saprai cosa fare e come e non avrai problemi quando dovrai fare una scelta.
CONTRO
- Questo approccio può portare ad un modo di pensare basato sul “giusto/sbagliato”. In ogni aspetto della tua vita, questo pensiero è da evitare. In particolare, quando parliamo di alimentazione, è molto rischioso catalogare tutto secondo la logica “bene/male”, perché le variabili in gioco sono tante e tutte importanti. Ci si perde il concetto di equilibrio, che, invece, qua è fondamentale. Non si tratta di non mangiare mai più la pizza perché fa male, ma di sapere come inserirla nel modo giusto nelle nostre abitudini.
- Avrai bisogno di un piano per il “dopo”. Dopo la fase critica della transizione, che può durare da qualche settimana a qualche mese, ci sarà bisogno di una direzione da seguire e di un equilibrio che deve essere costruito in modo solido.
- Sperimenterai le cosiddette “scariche di depurazione” di cui abbiamo parlato prima. Quando smetti di mangiare cose che il tuo organismo percepisce come eccessi, a lui non sembrerà vero. Dopo un attimo di incredulità capirà che, non avendo da gestire gli eccessi quotidiani, potrà dedicarsi – finalmente! – agli eccessi accumulati in passato e li butterà fuori a modo suo: brufoletti, sudorazione abbondante, cerchio alla testa… sono tutti segnali positivi, ma, comunque, fastidiosi.
- Si perde il senso generale e si tende a concentrarsi sul dettaglio.
- La vita sociale potrebbe risentirne. Amici e parenti potranno non capire la tua scelta repentina e questo potrà minare la tua sicurezza.
Per chi è indicato il “tutto subito”
Il “tutto subito” funziona per chi o fa così o non fa niente. Funziona se sei una di quelle persone che hanno bisogno di un obiettivo fisso, definito e vicino nel tempo.
Funziona se vedere i benefici è fonte di incoraggiamento e se sei disposta a tollerare gli “effetti collaterali” di un cambiamento repentino (parlo di corpo e mente).
Non funziona, invece, se non ami le cose drastiche, se non è il momento per fare dell’alimentazione la tua priorità e se vuoi un ritmo più delicato.
So bene che non siamo tutti uguali e che c’è chi ha bisogno di questo genere di approccio perché costruire l’equilibrio partendo da zero non è facile e si rischia di lasciar perdere dopo pochi giorni. Se sei fatta così, e sai che ti capisco, non aver paura di chiedere una mano per impostare la tua alimentazione nel modo giusto.
E tu sei una da “tutto subito”?
La prossima settimana parleremo dell’approccio graduale.