Nell’ultimo anno la mia salute non è stata all’atezza delle mie aspettative: rispetto agli standard cui sono abituata (non ho mai niente!), quest’anno ho avuto un po’ di tutto.
Ho corretto la mia alimentazione in ogni modo possibile, ma la situazione restava uguale.
Stavo per essere delusa dalla macrobiotica, dalla terapia alimentare e da me stessa, quando mi sono chiesta se, forse, non c’entrava il fatto che da qualche tempo io facessi uso di anticoncezionali ormonali. In pratica, la pillola.
Eccola lì.
Lei, la responsabile di tutto. La mia contraddizione.
Non so perché non ci avevo pensato, né perché considerassi così scollegati alimentazione e contraccezione. Forse perché nel mio caso non era un farmaco usato per curare un disturbo, ma un semplice metodo contraccettivo, quindi non rientrava nel mio quadro di autodiagnosi e di autocura. Era un aspetto così, a sé, che stava lì dimenticato e ignorato.
Dimenticato si fa per dire, ovviamente 🙂
Ho sbagliato a considerarlo tale, e mi sono sentita molto superficiale a non aver cercato alternative naturali (io! Proprio io che la cosa più forte che prendo è il miso! Proprio io che sono contraria anche a integratori e ad acqua e limone!).
Come ho potuto? Come è stato possibile? Perché ho inquinato il mio corpo così a lungo e con così tanta leggerezza? Da me non me lo sarei mai aspettato.
Okay, sono stata un po’ avventata nel ritirare la ricetta e iniziare senza farmi troppe domande.
Però il ginecologo non è che mi avesse illustrato altre geniali alternative. Nessuno mi ha detto: “Guarda, qua c’è un metodo naturale e sano e qua c’è una pratica confezione di compresse che ti sballerà ormoni e flora batterica, scegli pure con tranquillità!”.
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, di sicuro ci sono medici e ginecologi illuminati che tengono in considerazione la persona nel suo insieme, ma nel mio caso non è stato così.
Sembra che il solo modo che una donna ha per avere una vita intima sicura sia imbottirsi di ormoni.
A meno che non si informi e cerchi un’alternativa naturale, ma altrettanto sicura.
Quindi mi sono messa all’opera, e devo ammettere che non è stato semplice.
Ci ho messo un bel po’, ho letto un’infinità di forum e di blog e di articoli e di recensioni e di pareri e di disguidi e di successi ed ero confusa e sfinita, e questa è la ragione per cui ho deciso di condividere questa esperienza: per risparmiarti la fatica e per far passare il messaggio che le alternative ci sono, anche se te le devi trovare da sola.
Le cose che non sapevo
Naturalmente, addentrandomi così tanto nell’argomento, ho scoperto un mondo. Dopo la nebbia iniziale ho preso confidenza con espressioni mai sentite, metodi contraccettivi più o meno efficaci, cose del mio corpo che a 35 anni ignoravo.
Ero sconcertata dalle cose che non sapevo, o che pensavo di sapere. Mi sono chiesta se fossi l’unica dotata di tutta questa ignoranza, se le altre donne sanno perfettamente cosa succede al loro corpo durante il ciclo, se solo io non avevo dimestichezza con alcuni concetti.
Ma soprattutto: possibile che nessun ginecologo mi abbia mai spiegato bene certe cose?
Quando una donna è fertile
Tra le cose che non avevo mai approfondito, c’è il discorso fertilità. Okay, sapevo che intorno al quattordicesimo giorno del ciclo si ha l’ovulazione e quindi si è fertili. Ma tutti gli altri giorni? Che succede?
La donna è fertile (cioè è possibile che resti incinta a fronte di un rapporto non protetto) per 6-7 giorni al mese: un giorno è quello dell’ovulazione e gli altri 5 sono i giorni di sopravvivenza degli spermatozoi nel corpo femminile.
Un ovulo è “disponibile” per un periodo di 12-24 ore al mese. Gli spermatozoi vivono fino a 5 giorni.
In tutti gli altri giorni, il rischio di rimanere incinta a seguito di un rapporto non protetto è nullo. La donna non è fertile.
Per fare un esempio: se il 14° giorno si ha l’ovulazione, e si ha un rapporto non protetto il giorno 10, c’è la possibilità che gli spermatozoi sopravvivano e fecondino l’ovulo.
Dopo 12-24 ore dall’ovulazione (a volte 48) l’ovulo non è più disponibile, e quindi il rischio di gravidanza si annulla fino ai 5 giorni precedenti l’ovulazione successiva.
Allora perché sembra così alto il rischio di incorrere in gravidanze indesiderate? Perché spesso il ciclo mestruale è irregolare, e non sempre si ha la certezza di quando si ha l’ovulazione. Per molte donne è difficile stabilire con esattezza se e quando il corpo mette a disposizione l’ovulo. Lo sanno bene le donne che cercano una gravidanza.
Cosa influenza il ciclo mestruale
Ci sono un sacco di fattori che influenzano il ciclo mestruale e, quindi, l’ovulazione. Per esempio:
- sei malata
- hai un problema specifico, come un disturbo tiroideo o il diabete
- sei sottoposta a forte stress
- hai uno squilibrio ormonale
- stai prendendo farmaci come antidepressivi, antibiotici e alcuni antidolorifici
- fumi o fai uso di alchool
- hai fluttuazioni di peso del 10-15% (sia in più che in meno)
Ecco perché la tecnica del “mi faccio due conti” non è affidabile per mettersi al riparo da una gravidanza indesiderata, ma è necessario trovare un metodo più sicuro ed efficace.
Di questo parleremo nella prossima puntata, perché è un argomento che richiede tempo e attenzione.
Nel frattempo, se vuoi lasciarmi la tua esperienza, o se vuoi confortarmi dicendomi che non sono l’unica ad essermi un po’ disinteressata del mio sistema riproduttivo fino all’altro ieri, puoi farlo nei commenti 🙂