La stanchezza non è tutta uguale.
Il fatto che sia una cosa che accomuna tutti non vuol dire che le cause siano uguali e che l’origine risieda nelle stesse dinamiche.
La stanchezza è il primo segnale che il corpo usa per dirti “ehi, guardami!” quando magari lo stai trascurando o stai tirando troppo la corda, quindi tutto è fuorché normale. Il fatto che ti sei abituata a sentirti a terra non vuol dire che sia una condizione normale.
Per risolvere il problema e riprendere energie, devi dare spazio alla tua unicità, capire i tuoi punti forti e deboli e scoprire qual è l’origina della tua stanchezza.
Indice
Stanchezza acuta e stanchezza cronica
Intanto, la stanchezza può essere di due tipi: acuta e cronica.
Quella acuta è quella a breve termine, quella che si presenta dopo un evento specifico e che come è arrivata se ne va. Per esempio è quella di quando fai uno sforzo intenso, attività fisica, quando hai qualche giorno stressante al lavoro. Una volta passato l’evento, passa anche la sensazione di stanchezza e ti senti di nuovo in forma.
Quella cronica, invece, è quella che hai sempre. È quella che ti prende sia il corpo che la mente che le relazioni sociali, che ti fa sentire esausta anche se sei stata tutto il pomeriggio a leggere sul divano o se hai fatto una passeggiata blanda con il cane.
Oltre a questa divisione di base, la stanchezza può avere varie origini e può interessare uno o più Elementi diversi. Vediamo i tipi di stanchezza più comuni, ma tieni presente che può capitare di averne più di un tipo contemporaneamente.
La stanchezza stagionale
È il grande classico, tutti l’abbiamo provata.
Quando le stagioni cambiano, il corpo ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi al nuovo assetto.
Le caratteristiche cambiano in base alla stagione in corso e si manifesta con segnali diversi: in primavera si è proprio esausti e si dormirebbe tutto il giorno, in autunno è più un trascinarsi malinconico e indolente, in inverno è un bisogno di rannicchiarsi e di guardarsi dentro per preservare le energie da investire in primavera.
È piuttosto comune, scommetto che ti succede più volte nell’arco dell’anno, e se non dura troppo a lungo è anche abbastanza normale.
Certo, se i sintomi durano un mese non siamo più nel raggio della normalità ma è il tuo corpo che ti sta chiaramente dicendo che devi fare qualcosa al più presto (per prima cosa, imparare a mangiare nel modo giusto).
La stanchezza da stress
Anche questa non è rara. Corpo e mente sono una cosa sola e quello che affligge una, se non si interviene, si ripercuote anche sull’altro. Se ti ritrovi in mezzo ad un periodo stressante è quasi automatico che la stanchezza farà capolino.
Quando sei stressata, il corpo prende il sangue dagli organi periferici (la pelle, ad esempio) per darlo ai muscoli. Questo ti fa sentire (e sembrare!) stanca.
La stanchezza da stagnazione del Ki
Il Ki è l’energia che circola nel corpo. A volte, per varie ragioni, si blocca e fa fatica a ripartire e, quando succede, la prima cosa che senti è una gran fatica.
La stagnazione può essere causata da stress, da cattiva alimentazione, da uno stile di vita non appropriato, o da uno squilibrio a carico di un organo specifico.
A seconda di quale organo è coinvolto, la stagnazione del Ki darà sintomi diversi, ma la stanchezza è quello che li accomuna tutti.
La stanchezza da mancanza di motivazione
Come abbiamo detto, corpo e mente vanno di pari passo e può succedere che i problemi di origine emotiva si traducano in sintomi fisici.
A volte, quando sei senza energie, non hai la motivazione giusta per fare. Anche le normali attività quotidiane sono un peso e ti trascini lungo tutta la giornata nella speranza che arrivi presto l’ora di andare a dormire.
In pratica, parti da una fastidiosa apatia, e ti ritrovi con stanchezza fisica, poca memoria, zero concentrazione e una buona dose di confusione.

La stanchezza che non ti fa staccare
C’è un tipo di stanchezza che trovo curioso, perché sembra positivo ma, a ben guardare, non lo è.
Ci sono momenti in cui sei stanca morta, ma non riesci a staccare. Il cervello continua a lavorare, a processare informazioni, a elaborare pensieri. Tu sei stanca, ma la tua mente non si ferma un secondo. Vai a letto e i pensieri continuano a correre all’impazzata e, ovviamente, non c’è verso di prendere sonno.
Questa iperattività, che si aggiunge a un livello di energia già basso, non può che causarti ulteriore stanchezza.
Se bevi caffè, prova a darci un taglio e a sostituirlo con qualcosa di meno forte, anche un tè verde va bene.
La stanchezza da mancanza di nutrienti
Il corpo è molto semplice, ma anche delicato. Tende a curarsi da solo e a tornare in equilibrio, ma tu devi fornirgli il carburante adatto.
Mangiando in un modo che non è quello giusto per te, puoi andare incontro a squilibri e carenze.
Se ti senti sempre con il serbatoio vuoto potresti dover controllare il tuo livello di magnesio: è quello che ha il compito di scatenare la reazione a catena della produzione di energia nel corpo, quindi se ne sei a corto il motore, semplicemente, non parte.
Anche il ferro basso può farti sentire esausta e debole. Potresti sentirti come se non avessi abbastanza energia per l’attività fisica, o potresti avere mal di testa, o un flusso mestruale molto abbondante, o sentirti inappetente.
Prima di intervenire devi però controllare se davvero hai una carenza, o se la tua stanchezza ha altre origini.
Alti e bassi di energia
Se le tue giornate sono fatte di alti e bassi, di picchi di energia e di picchi di sonnolenza, c’è qualcosa che non va in quello che mangi.
Gli sbalzi della glicemia possono farti sentire più stanca di come saresti di solito. Se hai momenti della giornata in cui hai assoluto bisogno di un caffè o di un dolce per darti la carica, il livello degli zuccheri nel sangue non è stabile.
Probabilmente ti senti anche irritabile, vero?
La stanchezza, quella vera
Esiste anche la stanchezza vera, quella di quando hai fatto uno sforzo (fisico o mentale) e il tuo corpo ha bisogno di recuperare. Questa è la stanchezza sana, quella che dura poco tempo e che, una volta passata, non lascia strascichi.
L’energia che avevi a disposizione è stata utilizzata nel modo giusto e ti sei guadagnata il diritto di essere stanca.
Hai avuto una giornata piena e adesso devi ricaricarti. È una stanchezza equilibrata e sana, e con una buona notte di sonno sarà solo un ricordo lontano.

E tu, di quale stanchezza soffri più spesso?