E per il nostro angolino tutto al femminile, oggi parliamo dell’indice di Pearl, il metro di misura per valutare l’efficacia contraccettiva di un dato metodo e per paragonare i metodi tra loro.
Sai come viene calcolato e come si usa?
Se sei disattenta come lo ero io, ti sarà sempre bastato sentirti dire che “la pillola è il metodo contraccettivo più sicuro”. Io mi accontentavo di questo per sentirmi spensierata e sicura e non mi facevo altre domande.
Quando ho iniziato a farmele mi sono accorta che avevo davanti un mondo. Di ignoranza. Mia.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cos’è questo indice di Pearl e come lo possiamo usare per la nostra salute (fisica e mentale!).
Che cos’è l’indice di Pearl
Senza entrare in confusione con una valanga di informazioni complicate, l’indice di Pearl è, semplicemente, la valutazione di quanto un metodo contraccettivo sia efficace.
Parlandoci chiaro: quanto rischio di rimanere incinta usando il tale metodo? Quanto tranquilla posso stare? Quanto posso fidarmi di pillola/preservativo/spirale ecc?
Come viene calcolato l’indice di Pearl
A noi non serve tanto sapere come viene costruito, quanto capire da cosa deriva e imparare a interpretarlo.
Ci sono due modi per calcolarlo, quello più comprensibile per noi “non addetti ai lavori” è questo:
- si prende un lasso di tempo verosimile (es. un anno)
- si fa testare il metodo X a 100 donne
- si verifica quante di loro hanno concepito nonostante l’uso del metodo X
Questo è un modo semplificato, i metodi vengono testati su mooolte più persone e su mooolto più tempo, ma per capirci, il concetto è questo 🙂
Più basso è l’indice, più efficace è il metodo.
Per esempio: se il metodo X ha un indice di Pearl del 20%, vuol dire che su 100 donne 20 hanno avuto una gravidanza pur usando quel metodo.
Altro esempio: se del metodo Y viene detto che è sicuro al 99,5%, vuol dire che su 100 donne 0,5 hanno concepito mentre lo utilizzavano.
Ti è chiaro?
Quando senti dire che la pillola è sicura al 99% (per esempio), vuol dire che il suo indice di Pearl è dell’1%.
Però, attenzione.
Dato che siamo umane e distrazioni e imprevisti sono dietro l’angolo, l’indice di Pearl può venire espresso in due sensi:
- Indice di Pearl Effettivo, che tiene in considerazione l’errore umano, cioè dimenticare una compressa, prendere farmaci che interferiscono, ecc…
- Indice di Pearl Metodico, riferito all’uso corretto e perfetto del metodo.
Nessun metodo contraccettivo risulta sicuro al 100% nel metterci al riparo da una gravidanza indesiderata, nemmeno la sterilizzazione. Dobbiamo quindi informarci e scegliere quello che, per il nostro stile di vita, è quello più adatto.
Indice di Pearl dei vari metodi contraccettivi a confronto
In rete si trovano una marea di tabelle comparative dei vari metodi con relativi indici. Spesso non riportano gli stessi valori perché si riferiscono a fonti differenti, ma, in linea di massima, per quanto riguarda i metodi contraccettivi più comuni, si può arrivare a questo *:
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*fonti: Wikipedia, Trussell, J. Contraceptive efficacy, Daysy, |
Conclusioni
Riassumendo, l’Indice di Pearl ci dà preziose informazioni sull’affidabilità di un metodo contraccettivo.
Fermo restando che il preservativo è l’unico metodo contraccettivo che protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, se questo non è il nostro criterio di scelta possiamo vedere che, a livello di sicurezza, gli ormoni se la giocano con altri metodi naturali.
Dopo essere stata imparziale il più possibile non resisto più: mi concedi una valutazione personale?
Se gli ormoni sono sicuri quanto altri metodi, perché devo subire gli effetti collaterali? Perché devo far subire al mio corpo uno stress niente male, quando posso scegliere altro?
Può darsi che tu sia una donna fortunata che non avverte alcun disturbo pur facendo uso di contraccettivi ormonali. Se lo fossi stata anche io probabilmente non mi sarei mai posta il problema e starei serenamente inghiottendo sera dopo sera i miei confetti rosa.
Però, purtroppo, anche in assenza di effetti collaterali il nostro corpo accusa il colpo.
Qua ti ho fatto vedere una delle possibili alternative agli ormoni, quella che ho scelto io. Non è detto che tu debba necessariamente seguirmi, l’importante è fare una scelta pensata e consapevole con tutti gli strumenti a disposizione.
Si declina ogni responsabilità per la validità delle informazioni contenute in questo post.
Molto interessante anche questo articolo!!
Per caso hai intenzione di farci una comparazione tra Daysy e la concorrenza? Vedo che i prezzi sono dei più disparati. Dai 500euro del LadyComp ai 100 di Wink… Quest'ultimo pare avere un'app decisamente meno semplice di Daysy…Ma fanno tutti riferimento allo stesso algoritmo se non ho capito male…
Ciao Marisa!
Non ho mai provato la concorrenza, non ne so abbastanza per poter fare un paragone onesto 🙂
Però LadyComp e Daysy sono della stessa casa madre, la differenza credo sia dovuta alle funzioni più articolate di LadyComp, ma la scelta penso vada in base alle esigenze di ognuno… Per me Daysy è il top perché non ho esigenze particolari, mi basta che lei faccia tutti i suoi calcoli e mi accontento di guardare il grafico (più per curiosità che per una reale necessità).
L'app di Wink l'ho scaricata ma hai ragione, è complicata. O meglio, dà la possibilità di inserire molti parametri oltre alla temperatura: il fluido cervicale, se ci sono stati rapporti protetti/non protetti, il periodo luteale ecc…
Si basano comunque tutti sui calcoli che derivano dalla temperatura basale, che si può anche tracciare su un foglio con un normale termometro apposta, solo che poi bisogna anche saperlo interpretare, e per me la faccenda si complica 🙂
Questo venerdì ci sarà la puntata sulla temperatura basale, se può interessarti 🙂
Mi sono presa un momento per fare amicizia con le app dei prodotti che sto confrontando e quella che mi piace meno è Ovatemp; Wink non è poi così malvagia alla fine… Daysy ha l'app più semplice. E cmq mi sto divertendo a scegliere cosa acquistare…
Interrompere la pillola ha avuto sul tuo corpo solo effetti positivi o sei andata incontro a un periodo di assestamento con problemi di pelle/capelli/ecc..?
L'app di Daysy è semplice perché fa tutto lei, non devi inserire niente, si connette e si sincronizza e sei a posto! Fa i calcoli per te (in modo più sicuro di quanto li farei io 🙂
Ho avuto un bel po' di mal di testa, insopportabile per una decina di giorni, poi più lieve. Pelle e capelli direi di no, forse solo qualche piccolo sfogo nella prima settimana. Comunque parleremo anche di questo 🙂